Il carciofo nell’indaco s’abbruna
(Alfonso Gatto)
al suo verde di panno e di laguna.
Il carciofo appartiene alla famiglia delle composite cynara scolymus, cresce alto circa un metro da terra e presenta il fusto scanalato, le sue foglie sono lunghe e larghe, di un verde cinereo, con varie sfumature. I fiori presentano squame e assumono un color verde tendente al violaceo.
Molto diffuso in Europa e nella zona del Mediterraneo, viene raccolto durante il periodo della primavera.
Il carciofo contiene diverse sostanze tra cui la cinarina e inulina; la prima serve ad aumentare le secrezioni della bile, mentre la seconda contiene fruttosio.
Il carciofo è ricco di zuccheri, sale di potassio calcio, magnesio, sodio, ferro, zinco, vitamine A, B1, B2, C, tannino.
L’ideale sarebbe da consumare crudo, ma volendolo cuocere l’acqua di cottura diviene ricca di sali minerali utili all’organismo.
In passato, quando per ogni cosa, si trovava il tempo di sperimentare ogni utilizzo, foglie avanzate del carciofo venivano bollite per tingere i tessuti di un bel color dorato come la vigogna.
Proprietà del Carciofo:
- diuretico
- energetico
- tonico
- stimola il fegato
- calma la tosse
- purifica il sangue
- fortifica il cuore
- dissolve i calcoli
- disintossica
- riequilibra la flora batterica intestinale
In commercio il Carciofo si trova sotto forma di:
- Tintura Madre: ha azione depurativa del fegato, è diuretico, supporta in caso di reumatismi, dolori addominali e colon irritabile.
- Compresse: per supportare il cambio stagionale, dopo un periodo di alimentazione non adeguata, stanchezza.
Nota bene, durante la fase di allattamento è da evitare poiché riduce la produzione di latte. Vietato a soggetti allergici, e chi soffre di calcoli biliari, per questi motivi è sempre bene consigliarsi con il proprio medico prima di utilizzarlo.
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